Scopriamo insieme di cosa si tratta

La tranciatura, così come l’imbutitura, sono lavorazioni del materiale metallico che permettono di deformare in maniera plastica una lamiera, servendosi di un apposito stampo, pensato e realizzato proprio per rendere possibile l’intero ciclo produttivo.
Tale riflessione motiva la specifica attenzione riservata alla progettazione degli stampi in questione, che dovranno essere adatti allo scopo.
Nel settore, gli stampi che hanno maggior successo sono, senza dubbio, lo stampo transfer e lo stampo progressivo.
Realizzati entrambi in lamiera, le due tipologie presentano importanti e nette differenze, tanto che la decisione, circa l‘adozione di uno o dell’altro modello, spetta ad un ufficio tecnico competente e qualificato, sulla base del risultato finale richiesto dalla domanda di mercato.
L’azienda OTIM SRL, di Via Gattamelata n. 2/4, a Pedrengo (BG), mette a disposizione del cliente uno staff professionale ed esperto, che ha maturato, nel corso degli anni, l’esperienza necessaria ad indirizzare il privato sulla lavorazione che più si addice alle sue esigenze.

 

Lo stampo transfer

Questo specifico stampo rientra nell’insieme degli stampi per tranciatura ed offre all’azienda proprietaria un gran numero di vantaggi.
In primis, occorre sottolineare che la peculiarità di questo particolare stampo transfer consiste nell’abilità dello stesso di semplificare il ciclo produttivo, poiché permette all’impresa di produrre, impiegando una singola macchina, pezzi che normalmente hanno bisogno di più lavorazioni.
Anche la complessità delle forme viene mitigata dall’utilizzo dello stampo transfer, capace di accontentare anche i clienti con richieste tecniche ed estetiche ben specifiche.
Lo stampo lavora mediante un meccanismo di trasferimento non direttamente riferibile alla struttura principale, poiché si tratta di una sorta di accessorio da abbinare al duo pressa – stampo.
Il transfer, infatti, si compone di due elementi fondamentali, denominati “manine”, montati su due barre d’alluminio e creati per supportare gli esperti incaricati durante lo spostamento dei pezzi lungo lo stampo, in attesa della successiva lavorazione.
La tipologia di cui si sta parlando risulta particolarmente indicata in presenza di produzioni complesse, anche per una semplice questione di facilità di manutenzione, a determinate condizioni.
È bene prestare attenzione, però, ad un dato: lo stampo transfer nasce per essere vincolato ad un preciso impianto di produzione e, qualora l’azienda decidesse di dover spostare lo stampo, questo le costerebbe un’ingente quantità di denaro.

 

Lo stampo progressivo

Lo stampo progressivo è stato creato per permettere agli addetti ai lavori di eseguire le operazioni su una lamiera avvolta a nastro.
Ogni volta che la pressa viene azionata, lo stampo progressivo può dar vita, simultaneamente, ad uno o più pezzi, a seconda delle specifiche del ciclo produttivo.
A prescindere dal tipo di lavorazione eseguita, possono essere realizzate più operazioni, senza che il pezzo si stacchi dal nastro.
Il manufatto, invero, si muove sullo stampo tramite un vettore, abbandonando il meccanismo di aggancio solo al termine dell’intero procedimento.
A differenza dello stampo transfer, il progressivo è dotato di diverse matrici e diversi punzoni, concedendo all’azienda proprietaria di adattare il sistema a diversi tipi di presse.
In sostanza, diverse stazioni singole si occupano di intervenire sul pezzo, con operazioni eterogenee, capaci di sostenere anche alti volumi d’intervento.
In questo modo, il ciclo produttivo verrà ottimizzato, assicurando all’azienda costi contenuti ed alte rese orarie.
La OTIM SRL sa che ogni scelta di questo tipo va calibrata, dopo attente analisi tecniche preliminari sul particolare tipo di produzione da affrontare.
Per saperne di più sull’argomento ed entrare in contatto diretto con il personale dell’azienda, il privato può rivolgersi al numero 035/661234.